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Qatar 2022: le chance storiche di vittoria per il Portogallo

Il Portogallo, grazie alla vittoria ottenuta contro la Macedonia del nord, avversario che ha sconfitto l’Italia escludendola dai mondiali, si è aggiudicato la partecipazione alla fase finale della coppa del mondo che si giocherà in Qatar.

Il capitano del Portogallo è, per ovvi meriti sportivi, uno dei calciatori più forti del mondo e forse della storia: Cristiano Ronaldo. Per CR7 sarà la quinta partecipazione ai mondiali dopo aver preso parte all’edizione in Germania nel 2006, in Sudafrica nel 2010, in Brasile nel 2014 e in Russia nel 2018.

Cristiano Ronaldo può vincere il mondiale?

Il calcio è imprevedibile e l’asso portoghese ha già vinto un trofeo internazionale come l’Europeo, conquistato in Francia nel 2016, in finale contro i padroni di casa. La coppa del mondo sarebbe il trofeo che lo incoronerebbe come uno dei più forti mai visti su un campo da calcio; 22bet Scommesse già lo ritiene il favorito per essere il capocannoniere della competizione mondiale. In questa edizione del mondiale, il Portogallo può presentare una rosa ampia e di qualità con ricambi adeguati e con tanto talento. Molti portoghesi giocano titolari nelle migliori squadre d’Europa.

Il Portogallo può ambire alla vittoria del mondiale?

A difendere i pali dei lusitani c’è Rui Patricio. Il portiere della Roma è un giocatore di esperienza internazionale che può garantire affidabilità. Oltre al talento tra i pali, Rui Patricio è anche un leader carismatico che infonde tranquillità alla difesa.

La difesa, nelle edizioni precedenti dei mondiali, è sempre stata il punto debole del Portogallo. Questa volta, però, gli iberici possono vantare un quartetto titolare di tutto rispetto. Sulla fascia destra, a occupare la posizione di terzino, c’è Joao Cancelo, probabilmente il miglior esterno difensivo al mondo. Sull’altra fascia c’è Nuno Mendes, il giovanissimo laterale basso di sinistra del PSG che, grazie alla sua corsa e alle sue capacità di spinta, si è guadagnato il posto da titolare in una squadra stellare come quella dei parigini. Al centro della difesa si troverà Pepe, lo storico centrale del Real Madrid ora in forza al Porto, e Ruben Dias, anche lui pilastro del Manchester City e l’anno scorso premiato come miglior giocatore della Premier League.

In mezzo al campo, il Portogallo può godersi giocatori duttili e molto talentuosi in grado di saper gestire la palla, riempire gli spazi, intercettare palloni e ricamare l’azione per renderla da difensiva a offensiva. A occuparsi del “lavoro sporco” ci saranno Danilo Pereira, anche lui titolare nel Psg, oppure Joao Moutinho, veterano del centrocampo lusitano. Come mezz’ali ci saranno Otavio, giocatore del Porto talentuosissimo durante la conduzione del pallone, e Bruno Fernandes, stella e faro creativo del Manchester United.

In attacco si trovano i pezzi più pregiati della rosa. Bernardo Silva, ingranaggio fondamentale del City di Pep Guardiola; Joao Felix, il fuoriclasse dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone; Diogo Jota, finalizzatore letale del Liverpool di Jurgen Klopp; Rafael Leao, il talento che sta facendo strabuzzare gli occhi ai tifosi del Milan, e poi, ovviamente, sua maestà Cristiano Ronaldo che non ha bisogno di presentazioni.

Questa vastità di talento in attacco permetterà al Portogallo di poter ruotare al meglio i propri calciatori e arrivare con un attacco d’eccellenza in qualsiasi occasione. Una scelta così ampia permette una discreta tranquillità anche se dovessero accadere imprevisti come infortuni e squalifiche.

Nelle partite più bloccate, buttare dentro un giocatore come, ad esempio, Leao, che teoricamente è una seconda scelta in questo Portogallo, potrebbe essere un’arma letale in grado di spaccare letteralmente in due le difese avversarie.

Il mondiale: questione di orgoglio per il Portogallo

I Portoghesi sono molto patriottici e vogliono dimostrare al mondo il loro reale valore. I lusitani non hanno mai vinto un mondiale e ci tengono a invertire questa tradizione. Nell’Europeo del 2016 hanno dimostrato chi sono e che fanno sul serio. Dopo la ferita della finale persa in casa contro una modesta Grecia nel 2004, hanno lavorato duramente per riconquistare ciò che gli spettava. Al mondiale questo Portogallo sarà un avversario scomodissimo per chiunque.